Bologna, Padova, Roma, Torino
quattro gloriose Università, fra
le più antiche del nostro
Paese, che, nel corso dei secoli, hanno dettato legge in fatto di corsi di
laurea ma soprattutto dettato legge, nel vero senso della parola, in
fatto di regole e codici della cosiddetta "goliardia".
Negli ultimi anni l'università
divenuta ormai di massa con
l'istituzione di facoltà, corsi di
laurea, master a non finire, ha
perso quelle tradizioni che la
rendevano un corso dì studi unico nel suo genere.
Si è, per così dire, adeguata ai nostri tempi ove tutto è raggiungibile,
e spesso si sono perse, strada facendo, tradizioni e valori che caratterizza
vano i vari modi di vivere in tutti gli
aspetti e non ultimo quello della cultura,
della scuola e dell'università appunto.
L'università oggi ha, in un certo senso, il profumo della libertà!
I ritmi diversi da quelli di tredici anni di scuola precedente, scelta dei tempi per lo studio, scelta della sessione d'esame, studenti a tempo pieno, studenti lavoratori, altri che all'università sì "parcheggiano" per qualche tempo, poi i gruppi si restringono, molti sì perdono, altri arrivano alla laurea.
Tesi rilegate, discussione della stessa, emozione, comunicazione
solenne, stretta di mano è
fatta! Tutti Dottori!
Non tutto, però, è perduto e se la goliardia nel corso dei secoli ha perso il meglio di sé, qualcosa rimane: i colori
che variano a seconda delle facoltà e che
cono tuttora, in tutte le università italiane, un simbolo della facoltà stessa. Inizialmente la facoltà era contraddistinta dal colore della feluca, il tipico copricapo a forma vagamente triangolare, emblema dei goliardi, limitandosi però ai cinque colori delle facoltà più antiche: blu, rosso, verde, bianco, nero.
Il numero dei colori, nel corso degli anni, è aumentato al pari dei corsi di laurea così come, le varie sfumature degli stessi hanno fatto sì che ad ogni facoltà corrisponda un colore che oggi ritroviamo nella rilegatura della tesi che è d'obbligo riproponga il colore della facoltà presso la quale ci si laurea.
Nella tradizione che si cerca di mantenere, sempre a livelli "moderni", il colore riveste la sua importanza e viene oggi collegato al fiore che s'invia in occasione di una laurea o al nastro usato nella composizione floreale per l'occasione. Il rosso è sicuramente un colore predominante, per la festa di laurea poiché si offrono confetti di colore rosso, si confezionano i colori con nastri rossi ma le usanze variano da sede a sede e sono sicuramente più vive nelle università più antiche.
L'ateneo bolognese mantiene ad esempio l'usanza della coroncina di alloro posta sul capo del neo laureato elevato così agli "allori"; tale cerimonia studentesca rimane viva anche in altre università o soltanto in alcune facoltà della stessa. t quasi indispensabile, pertanto, informarsi sui colori delle varie facoltà per saper scegliere l'omaggio da porre nel colore e nella forma appropriati, piccoli accorgimenti ma di grande effetto e buon gusto!